Gli impianti elettrici civili, o domestici, sono quei sistemi che permettono l’utilizzo dell’elettricità nelle nostre case. In queste situazioni vengono utilizzati dei modelli standard, di normali dimensioni e capacità, in quanto l’utilizzo di energia elettrica nelle abitazioni è limitato e relativo ai soli elettrodomestici e alle luci. Quando si parla di impianti elettrici ci sono delle norme ben precise da rispettare, regolamentate dalla legge.
Gli impianti elettrici industriali sono delle apparecchiature che elettriche che vengono utilizzate per la diffusione dell’energia e il suo utilizzo nel settore dell’industria. Paragonati a quelli civili, sono molto più complessi, in quanto servono per far funzionare non semplici elettrodomestici, ma macchinari complessi che richiedono grande energia. Gli impianti elettrici industriali devono garantire la sicurezza dai contatti diretti e la protezione da cortocircuiti o eventuali sovraccarichi di energia.
Gli impianti elettrici civili e industriali sono attrezzature decisamente delicate. Queste richiedono un’estrema cura e una notevole attenzione nella fase di installazione. Progettati e realizzati da tecnici esperti di questo settore, gli impianti elettrici sono soggetti a specifiche normative che ne regolarizzano installazioni e usi. Alcune delle leggi vigenti in merito sono: la legge 186/68 che stabilisce che “tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte” e che gli stessi “realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte”; il DL 81/08 che riguarda la sicurezza nei luoghi sul posto di lavoro; il DL 37/08 sulle norme per la sicurezza degli impianti e la legge 791/77 sulla responsabilità del costruttore.
La manutenzione degli impianti elettrici
Gli impianti elettrici industriali e civili sono composti da diversi elementi. Questi, così come il funzionamento dell’intera apparecchiatura, devono essere soggetti a manutenzioni periodiche, anch’esse regolamentate dalle leggi e dalle normative ad oggi in vigore. L’impianto, secondo il D.P.R 462/02, deve essere soggetto a delle verifiche dello suo stato, in maniera periodica: ogni due o cinque anni. La manutenzione è “un complesso di operazioni necessarie a mantenere nel tempo l’efficienza funzionale e le prestazioni nominali di una macchina o di un impianto nel rispetto delle norme di sicurezza“.